Il Battistero del Duomo di Padova ospita eccezionalmente l’esecuzione di un oratorio che il compositore Luca Belloni ha dedicato agli affreschi di Giusto dei Menabuoi. Una data anche al Santo
Non sono molti i cicli pittorici dedicati all’Apocalisse di San Giovanni Evangelista. Tra questi uno dei meno conosciuti e allo stesso tempo più completi è l’ampio ciclo, ben 43 dipinti, col quale Giusto de’ Menabuoi ha illustrato l’abside dello splendido battistero del duomo di Padova. Il maestro trecentesco ha voluto (e saputo) raffigurare, con serrata concisione, praticamente l’intero testo biblico racchiudendo, in uno spazio tutto sommato contenuto, autentici tesori pittorici ed umani.
Ed è proprio dal ciclo di Giusto che Luca Belloni, 45enne compositore nato a Milano ma residente ed attivo ormai da moltissimi anni in Veneto, ha preso le mosse per articolare l’Oratorio per soli, voce recitante e strumenti Apocalisse con figure che, già nel titolo, di ascendenza evidentemente anche düreriana, denuncia il debito nei confronti del capolavoro del pittore toscano.
Segnaliamo quindi volentieri la proposta del Gruppo studentesco Spirto gentil: Luca Belloni
oratorio per soli, voce recitante e strumenti ispirato agli affreschi dell’abside del Battistero di Padova.
Testi di San Giovanni evangelista, San Tommaso d’Aquino, San Bernardo di Chiaravalle scelti dal compositore
Due concerti:
lunedì 6 ottobre 2014 ore 20.45
nella sala dello Studio Teologico del Santo ore 20.45
(ingresso libero. Saranno proiettate le scene degli affreschi di Giusto grazie alla cortesia del fotografo Giorgio Deganello)
martedì 7 ottobre 2014 alle 20.45
nel Battistero del Duomo di Padova
(serata ad inviti)
Interpreti:
Sonia Bianchetti soprano
Alessandra Andreetti mezzosoprano
Annunziata Panetta voce recitante
Ensemble WEBERN
Claudio Miotto clarinetti
Federico Andreatta corno
Luciano Chillemi chitarra
Michele Zappaterra pianoforte/tastiere
Luca Belloni direttore
Il concerto è realizzato con il contributo dell’Università degli Studi di Padova sui fondi della legge 3.8.1985 n. 429.
Info 346-3187575. Scarica la locandina in formato .pdf e in formato .jpeg
Testo enigmatico che nei secoli ha affascinato legioni di commentatori che hanno tentato di decifrare la sua mirabolante simbologia, l’Apocalisse di S. Giovanni è, nella sua inesauribile ricchezza, anche una miniera di immagini e di suoni. Proprio questo aspetto assolutamente sensoriale (carnale nel senso proprio – saremmo tentati di dire peculiare – del cristianesimo) ha affascinato innumerevoli artisti che hanno trovato, nelle pagine del testo giovanneo, fonte di ispirazione per capolavori di assoluta grandezza.
Il fulcro poetico del lavoro di Belloni sta nel riconoscere al testo giovanneo e alla sua fedele illustrazione pittorica da parte del Menabuoi un valore non solo estetico ma, ben più profondamente, esistenziale. La Rivelazione (questo è il significato letterale della parola “apocalisse”) della verità sulla vita del singolo e sul senso della storia è il punto focale del testo biblico e del lavoro del compositore che ha voluto sottolineare l’aspetto sacramentale/liturgico implicito nel testo dell’Evangelista creando dei “segnalibri” eucaristici tra i vari episodi – i passi scelti corrispondono puntualmente ai 43 affreschi di Giusto – tratti dal testo di S. Giovanni.
La dimensione eucaristica è peraltro, secondo il compositore, assolutamente evidente nella struttura e disposizione degli affreschi all’interno del Battistero e, segnatamente, nel grande pannello centrale dell’Apocalisse in cui Giusto colloca l’Agnello immolato (Cristo) esattamente nel punto in cui, durante la Messa, avviene l’Elevazione.
In ogni circostanza, sembra dirci il compositore, è possibile cambiare prospettiva e intuire i segni in spe e talvolta contra spem dell’amorevole presenza di Cristo che accompagna e abbraccia, misteriosamente ma realmente, le vicende umane.
Come non vedere, nel commovente finale dell’Apocalisse (“Vieni, Signore Gesù”) e nell’ineffabile bellezza del Paradiso che corona la cupola del Battistero, uno dei grandi capolavori della pittura di ogni tempo, il sospiro e il grido consapevole o meno di ogni uomo che, tra le onde di una vita spesso incomprensibile ed apparentemente ingiusta, cerca l’abbraccio che gli porti il riposo e la pace?
L’Ensemble “Webern” è attivo nel 1997 nell’ambito della promozione della musica con particolare attenzione per la contemporaneità e l’intersezione tra le diverse arti (musica, pittura, poesia ecc.). Tra i numerosi concerti si segnala in particolare Giovano in coro le stelle del mattino ispirato agli affreschi della Cappella degli Scrovegni ed eseguito (in prima assoluta) nella meravigliosa cornice del monumento padovano.
Luca Belloni è compositore e direttore d’orchestra. Le sue opere sono state eseguite in Italia e all’estero e radiodiffuse. È autore di numerose pagine vocali e strumentali tra cui si segnalano due atti unici (Il Ritorno e La morte di Ivan), tre oratori (Passio et mors Domini Nostri Jesu Christi secundum Lucam, Russia 1943 – dedicato alla ritirata di Russia – e Apocalisse con figure) e il work in progress “Historia mundi”.
Che bello spettacolo ieri sera! Grazie a Luca Belloni per questa creazione e a tutti quelli che sono intervenuti accettando l’invito! Grazie
Davvero, anche tu sei stato molto bravo. Ho delle bellissime tue foto da farti avere.
Ciao Alberto alla prossima
Eugenio
Che bello spettacolo ieri sera! Grazie a Luca Belloni per questa creazione e a tutti quelli che sono intervenuti accettando l’invito! Grazie
Davvero, anche tu sei stato molto bravo. Ho delle bellissime tue foto da farti avere.
Ciao Alberto alla prossima
Eugenio