Esce in questi giorni presso la libreria editrice “Il Leggio” di Chioggia (www.leggioeditrice.it), il catalogo dal titolo GIORGIO FORESTO le opere segrete di Giorgio De Gaspari che presenta, oltre ad alcuni affascinanti approfondimenti biografici, circa trenta opere inedite, molte delle quali commentate, del famoso illustratore italiano, considerato da molti il più grande del Novecento. Un sassolino gettato nelle acque tranquille e feconde della produzione degaspariana che si spera possa dar vita a grandi cerchi concentrici di sana curiosità e vero interesse.
Nato nel 1927 in provincia di Milano, viene sin da subito ad intraprendere una brillante carriera artistica nella redazione del Corriere assieme a grandi come Walter Molino, Hugo Pratt, Aldo Di Gennaro, di Rinaldo Dami e presso la Fleetway publications di Londra; quasi sospinto poi da un radicale desiderio di nascondimento, si rifugia a partire dal 1970 lontano da tutti nella piccola isola di Pellestrina ai margini della laguna veneta.
Qui indisturbato, conducendo una bizzarra vita bohémien fatta di stracci e coronata dal chiacchiericcio della gente, comincia a produrre opere artistiche sinora rimaste nascoste nelle case dei privati firmate Giorgio Foresto, ovvero “Giorgio lo straniero” proprio per questo suo desiderio di non essere riconosciuto, che baratta le opere in cambio di uva e pomodori dal fruttivendolo del paese, di un taglio di capelli dal barbiere, dei formaggi dal commerciante, di una mano a costruire la sua palafitta…..
Una produzione perciò più intima, svincolata da interessi economici o editoriali, di un importante artista che fuggito nel suo studio lagunare (l’immagine allegata della palafitta è infatti il suo studio) ha saputo dipingere e barattare, all’insaputa degli stessi isolani, dei veri capolavori.
Un lavoro sorprendente, curato da Giovanni Scarpa, studente della facoltà di Lettere di Padova e già presidente dell’Associazione culturale Rosmini, che svela opere di straordinaria maestria tecnica e rapsodica inventiva che vengono a costituire un vero e proprio tesoro nascosto, un’ulteriore perla custodita sotto le leonine ali veneziane.
Il testo è in uscita e a breve sarà acquistabile sul sito www.leggioeditrice.it e sulle piattaforme più diffuse (Ibs, Amazon), il prezzo di copertina è di 15 euro.
Dal sito de Il Sole 24 Ore: Giorgio De Gaspari: il massimo illustratore del Novecento
http://lucaboschi.nova100.ilsole24ore.com/2012/10/20/il-massimo-illustratore-del-900/
[…] Giovanni Scarpa è uno studente della facoltà di Lettere di Padova, presidente dell’Associazione culturale Rosmini, che (si legge sulle pagine della Fondazione stessa): […]
[…] Giovanni Scarpa è uno studente della facoltà di Lettere di Padova, presidente dell’Associazione culturale Rosmini, che (si legge sulle pagine della Fondazione stessa): […]
Cari amici,
Lavoravo a Roma allo Studio Favalli,avevo appena 17 anni.
Pero portavo da Modena i ritagli dei disegni in bianco e nero pubblicati sulla Unita’ della Strada di Volokolamnsk fatti da un prodigioso disegnatore chiamato Giorgio de Gaspari.
Quando Augusto Favalli mi chiese ,fuori di Roma ,chi potesse illustrare i posters della pellicola la Guerra e la Pace di Dino De Laurentis ,non ebbi dubbi.
Quel lavoro fece conoscere per mezzo di una bellissima tavola illustrativa il talento del milanese alto ed un po ubriaco il giorno che porto ‘ il lavoro allo studio a Roma.
Poi io venni alla Colombia in Sud America dove vivo e piu’ non seppi di lui.
Pero e’ giusto dire che io feci conoscere a Roma,Giorgio De Gasperi. Saluti cari Gastone Bettelli
Cari amici,
Lavoravo a Roma allo Studio Favalli,avevo appena 17 anni.
Pero portavo da Modena i ritagli dei disegni in bianco e nero pubblicati sulla Unita’ della Strada di Volokolamnsk fatti da un prodigioso disegnatore chiamato Giorgio de Gaspari.
Quando Augusto Favalli mi chiese ,fuori di Roma ,chi potesse illustrare i posters della pellicola la Guerra e la Pace di Dino De Laurentis ,non ebbi dubbi.
Quel lavoro fece conoscere per mezzo di una bellissima tavola illustrativa il talento del milanese alto ed un po ubriaco il giorno che porto ‘ il lavoro allo studio a Roma.
Poi io venni alla Colombia in Sud America dove vivo e piu’ non seppi di lui.
Pero e’ giusto dire che io feci conoscere a Roma,Giorgio De Gasperi. Saluti cari Gastone Bettelli
Non vanno dimenticate le illustrazioni per l’editore Vallardi di un libro di fiabe del quale ho ancora una copia.
Non vanno dimenticate le illustrazioni per l’editore Vallardi di un libro di fiabe del quale ho ancora una copia.