Joshua Stancil, che si trova in questi giorni in Italia per una serie di incontri promossi dall’Associazione italiana centri culturali è un autore freelance americano. Ha pubblicato articoli e contributi sulle riviste “Magnificat” e “Traces”. È l’autore di una meditazione per il “Magnificat Year of Mercy Companion”, distribuito da Ignatius Press. Frequenta la Arizona State University, dove studia per un Bachelor of Arts in English”
Joshua è stato 18 anni in una prigione del North Carolina e solo adesso ha la possibilità di venire in Italia a raccontare cosa gli ha permesso di vivere da “uomo libero” e come la Presenza di Dio lo abbia toccato attraverso una compagnia di amici cristiani.
Sarà possibile ascoltare la testimonianza lunedì 14 dicembre alle 16 nel Polo educativo Scuole Romano Bruni in via Fiorazzo 7 a Padova (Ponte di Brenta) in un incontro dal titolo “Misericordia, la giustizia che ricrea. È possibile rinascere un’altra volta?”
Ecco cosa scriveva Joshua
“Si può davvero essere grati per la prigione? Per un istituto di riabilitazione? Per il cancro? Per il dolore dell’infedeltà? Per le prove di ogni genere? Diciassette anni fa avrei risposto di no, ma ora… intendiamoci, mi sembra ancora un po’ strano dire una cosa del genere, come se dovessi sussurrarla, ma… la risposta è sì. Perché in ogni circostanza io posso affermare un Altro, in ogni circostanza posso offrire, in ogni circostanza posso dire “Tu”. E posso farlo con la certezza della bontà ultima della realtà, anche quando l’apparenza della realtà è così brutta da farmi restare senza parole”.
Su Joshua potete leggere dall’archivio di Tracce.it:
http://www.tracce.it/default.asp?id=266&id2=331&id_n=33361&ricerca=joshua+stancil
http://www.tracce.it/default.asp?id=266&id2=331&id_n=32878&ricerca=joshua+stancil
http://www.tracce.it/default.asp?id=266&id2=219&id_n=6099&ricerca=joshua+stancil
Una sua breve testimonianza in video.